giovedì 10 agosto 2006

DIRK HAMILTON A L'AQUILA

Qualche settimana fa, Gianni aveva proposto in uno dei suoi commenti su questo blog di spedire a quellichevengono@libero.it il racconto, corredato dalle immagini, delle vacanze di quelli che vengono. L'idea è stata, in parte, raccolta: ecco allora un breve reportage di una serata particolare, svoltasi all'Aquila, mercoledì 2 agosto 2006, presso la fontana monumentale delle 99 cannelle. Nell'ambito della rassegna "Blues sotto le stelle", si esibiscono, a partire dalle 21, Dirk Hamilton & the Bluesmen (seguiti dagli Iron Butterfly). E quelli che vengono ci sono, rappresentati degnamente da Gabry e Gigi. Tutto parte da una telefonata di Gabry che mi dice: "Mercoledì c'è Dirk Hamilton a l'Aquila, ho un posto libero in macchina, vuoi venire? Vengono anche due amici miei di Giulianova, appassionati di nusica". Come potevo dire di no? Tempo fa, Gabry mi aveva fatto passare da vinile a cd due grandi dischi di Dirk Hamilton: Tough of love e Meet me at the crux, all'epoca ancora introvabili in cd. E quei cd "rifatti" avevano girato a lungo sul mio lettore a casa e in macchina...
Si parte, allora, dalla stazione di Teramo: equipaggio composto da me, Gabry, Maurizio e Enrico (che vedete nelle foto insieme a Gabry e al grande Dirk Hamilton!). Si parla di musica durante tutto il viaggio e si ascolta rigorosamente Dirk Hamilton. Dirk Hamilton, un songwriter di Los Angeles che insieme a John Hiatt sul finire degli anni 70 era una grande speranza della canzone d'autore americana. Poi la sua stella si è offuscata ed è stato pressoché dimenticato (o preso mai nemmeno in considerazione) dai più. Ma non in Abruzzo, non all'Aquila, non a Giulianova di certo (...Franco, non te la prendere, non è un elogio a Giglie, solo alla musica...). Adesso Dirk si dedica più che altro ai classici del blues che rivisita in modo personale, dando corda alla sua chitarra acustica e fiato alla sua armonica. Ma è pur sempre lui, con qualche ruga in più rispetto alle foto sui primi album e una voce più calda e profonda. Peccato non possa farvi ascoltare qualche suo vecchio brano. Ma anche per questo non c'è problema: basta rivolgersi a Gabry che credo abbia quasi l'intera sua produzione discografica. Ma il mio consiglio è: cominciate da "Tough of love" e "Meet me at the crux", ne sarete conquistati.