giovedì 29 dicembre 2011

Erso si Misurina la febbre

El Muto documenta il suo soggiorno a Misurina con Francesca attraverso alcune foto (una delle quali lo vede a letto, febbricitante, dopo una volata con il gatto delle nevi).

Erso febbricitante in Hotel


Cortina o Cortino?

Le tre cime di Lavaredo



Francesca
Erso sul gatto delle nevi

Il Lago di Misurina coperto di ghiaccio e neve!! Sullo sfondo le tre cime di Lavaredo

Da Lavaredo

Da Lavaredo, dove si trova in vacanza con Francesca, El Muto manda questo filmato...a tutti quelli che vengono e che non vengono

lunedì 19 dicembre 2011

Vacanze romane

Come usava ai tempi della Dolce Vita, El Jani è stato "paparazzato" per le vie di Roma, perfino mentre si dedica alla sua attività preferita: lo shopping-arrobbing.





domenica 11 dicembre 2011

Terrestri ed extra terrestri

Pif, per MTV, nella nuova stagione de "Il Testimone", intervista Claude Vorilhon, fondatore del Movimento Raeliano (cosa sia questo movimento non ve lo dico: chi vuole se lo vada a cercare). In ogni caso ecco una parte dell'intervista e delle considerazioni di Pif che mi sono sebrate degne di essere segnalate (e viste).

venerdì 2 dicembre 2011

Ultime dal fronte

Come ha detto, credo, Giovanni Moro (sociologo, presidente di Fondaca) in un recente incontro per presentare il proprio libro "La moneta della discordia": «il Berlusconismo è cominciato prima di Berlusconi ed è ben lungi dal finire». Sono pienamente d'accordo. Ecco alcuni fatti che ne sono la scontata conferma:

1. Dal Tg uno di ieri, edizione delle 20: va in onda un servizio sull’omicidio della donna italiana a Harlem. Spiega il corrispondente da New York che il presunto assassino “….è stato tradito dall’ inconfondibile accento africano….”.

2. Il premier sarà a "Porta a porta" in prima serata martedì prossimo (e il "premier" non è certo Berlusconi, è chiaro).

Applausi e ringraziamenti

venerdì 25 novembre 2011

Processo a El Notaro

El Muffa: nascita di un mito

In questa intervista, svelato finalmente il fitto mistero che avvolgeva la genesi del soprannome El Muffa.

Cena alla stazione n.2

Quelli che vengono a cena alla Stazione di Teramo per festeggiare le dimissioni di Berlusconi e la sconfitta, pressoché sicura, del Milan contro il Barcellona (e, infatti, il Milan ha perso 2 a 3).
Foto El Gigi



El Puma e Spumone Littorina

El Notaro e El jani

Marco La Postata

Erso e Viscenso

Paolo Connors e Al 'Nzaqqawi


giovedì 24 novembre 2011

Bei momenti!



L'apocalisse alle porte

Ok, lo so che dopo aver letto questo post mi manderete a fare in culo per quello che ho scritto, e magari direte che sono un uccello del malaugurio, ma oggi ho avuto la certezza che l'economia italiana - se non anche quella europea e mondiale - è destinata ad affondare del tutto. Non dico tanto per dire. Se quel poco che ho studiato di economia ha un senso, leggere sul sito di Repubblica di oggi notizie simili: "Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund torna a livelli d'allarme, l'asta bond tedesca è un flop: la domanda copre solo il 65% dell'offerta, record negativo per la Bundesbank. Le Borse falliscono il rimbalzo per la terza seduta consecutiva. Chiude male anche Wall Street" e, ancora, "crollo degli ordini dell'industria a settembre, in calo del 6,4%  in Europa"; e soprattutto: "L'indice Pmi Manifacturing della Cina è sceso a novembre a quota 48 da 51 del mese precedente, si tratta della contrazione più forte degli ultimi 32 mesi. Un dato inferiore a 50 indica una contrazione dell'attività industriale nei prossimi 3-6 mesi", leggere cioè, dicevo, che nemmeno la Cina potrà "trainarci", significa una cosa sola: crisi economica per diversi anni, senza speranza alcuna. Significa risparmi in fumo, stipendi dimezzati, e pensioni pure. Significa che avremo un fenomeno peggiore della crisi del 1929, cioè un arretramento del "benessere" economico a livelli di diversi decenni fa. Magari qualcuno a questo punto si starà già toccando con insistenza le parti basse, o, al contrario, qualcun altro starà pensando: "Hai fatto la scoperta dell'America! Da mo' che s'era capito". Va bene, spero che le mie conclusioni siano frutto solo di un momento di pessimismo nero...

Cena alla Stazione - n. 1

Cena al ristorante La Stazione
23 novembre 2011
Foto El Muto




venerdì 18 novembre 2011

Un punto di differenza

Colloquio telefonico surreale tra la redazione di quellichevengono e Mario El Muffa.

Teramo - 16 novembre - sera.

La prendo piuttosto alla larga. Passeggio (da un po' di tempo che altro posso fare, dopo tutto?) nella notte umida e per strade cittadine scarsamente illuminate (siamo già in austerity?). Mi arriva una chiamata di El Puma, che gira alla redazione la proposta, partita da "quelli che continuano a venire", di andare a cena mercoledì prossimo. Bene, mi metto al telefono per contattare questo e quello. E uno di questi è Mario El Muffa. Mario, ultimamente, si era lamentato con El Jani per i motivi seguenti: durante le nostre cene sarebbe stato emarginato, nel senso letterale di chi viene scientemente messo ai margini (della tavolata) e nel senso che non sarebbe nemmeno stato convocato, a volte. Perciò è tra i primi che chiamo. Tralascio i preliminari di rito che che sempre bisogna subire quando si parla con Mario per telefono, e vengo al dialogo "vero e proprio".
Redazione di quellichevengono: Mercoledì abbiamo deciso di andare a cena tutti insieme. Che ne dici?
El Muffa: No, Sgigi, cosa dici? Mercoledì giocano Milan-Barcellona. Non posso proprio.
Redazione: Guarda che prenotiamo un tavolo vicino al maxi schermo.
El Muffa: Non è possibile. La partita la vedo con un mio amico.
Redazione: Perché, noi non saremmo amici?
El Muffa: Che vuol dire, Sgigi, tu sai quanto affetto nutro per voi, per te, per Sgiani, per Viscenso, per Rino, per non parlare di Erso, per il quale ho la massima stima...però la sera della partita non si va a cena e basta.
Redazione: Va bene - e mi congedo.

Sono già a casa e sto per mettermi a tavola, quando squilla il telefono: è El Muffa. Mi dico: ci avrà ripensato e avrà deciso di rivedere quelle persone alle quali si dice così tanto affezionato. E invece no.
El Muffa: Senti Sgigi devo segnalare una cosa da scrivere sul blog di quelli che vengono...
Redazione: Dimmi
El Muffa: Sai che seguo Teleponte ogni sera, non tanto per essere informato, quanto per vedere qualche faccia amica, come Rino Orsatti, al quale sono affezionatissimo. Però, sempre con il massimo affetto, ti devo segnalare un errore piuttosto marchiano che ha commesso durante la lettura del TG
Redazione: A sì? Strano. Dimmi.
El Muffa: Prendi appunti, prendi appunti
Redazione: Non serve, me lo ricordo
El Muffa: Dunque, Rino ha letto la seguente notizia: «Un'altra inaugurazione è stata inaugurata oggi...». Capisci? (E ripete la frase incriminata). Riportalo, mi raccomando, ma sempre in uno spirito di amicizia e goliardia, eh?
Redazione: Va bene.

Più tardi, accendo Teleponte per vedere il Tg delle 22 e 30, che replica quello delle 19. A un certo punto, Dorotea Mazzetta legge la notizia di un'inaugurazione...allora penso: ma che cazzo mi ha detto Mario? Aspetto. La co-conduttrice lascia la parola al co-conduttore. Rino, appunto. Il quale legge: "Un'altra inaugurazione". Punto. Ribadisco: punto. Poi, proseguendo: "È stata, infatti, inaugurata oggi...".
Pensa un po' quanta differenza può fare un semplice punto! E non sempre aiuta chiamarsi Mario (come Balotelli, come Draghi, come Monti). No, non sempre.

Italian style

Tutt'un altro stile, non c'è che dire. Niente pacche sulle spalle, niente spacconate, niente leghisti, niente cerone, niente silicone, niente tacchi alti, niente barzellette, niente diti medi alzati, niente tamarrate. E tre donne in tre ministeri chiave. Eppoi, vedere Bricolo, Rosy Mauro (dico Rosy Mauro!) Reguzzoni che masticano amaro è una soddisfazione che si prova poche volte. Finalmente si respira!

mercoledì 16 novembre 2011

Facce da schiaffi

Guardatele bene queste facce e rallegratevi del fatto che non dovrete più sopportarle in tutte le trasmissioni TV, su tutti i giornali, su tutte le riviste. Solo per questo mi sento di dover ringraziare il Governo Monti. Il quale ci farà il culo, è vero. È vero anche che è in buona parte il governo dei banchieri e della finanza. È vero perfino che non potrà fare nessun miracolo e non ci sottrarrà alla crisi del debito (quello è andato, parliamoci chiaro). Ma vivaddio, ci ha liberato dalla banda del buco (in tutti i sensi). P. S.: ho messo la bandiera tricolore al balcone fin da sabato sera.

lunedì 14 novembre 2011

Hard questions

In questi giorni, i miei parenti statunitensi (Buffalo, NY; Minnesota, ecc.) mi scrivono per avere chiarimenti sulla crisi di governo italiana. Chiunque abbia un parente all'estero, immagino che avrà ricevuto lettere simili. In particolare vorrebbero sapere perché B. s'è dimesso solo adesso, dopo tanti scandali. Poi perché non c'è già pronto un vice presidente a sostituirlo. E, last but not least, come ha potuto Mr. B. essere eletto - e rieletto così tante volte. Rispondere non è semplice, specialmente a quest'ultima domanda. In genere invio questa vignetta di ElleKappa (debitamente tradotta).


Bocchini, Bocconi, Mario e Sallusti

In questi giorni seguiti alla liberazione dal nano - sia pure non indolore, d'accordo, per tanti motivi. Ma comunque più che necessaria -, si sono susseguiti gli inevitabili sms e le, a volte scontate, battutacce sull'argomento. Ma una di queste non posso sottacerla. È opera di Re froci in Damasco, lo ricordate?
Dice così: "Dopo tanti bocchini, un po' di bocconi non ci faranno male". Ora, dovete sapere che oggi il Giornale di Mortimer (come lo chiama Travaglio, e  non sbaglia) Sallusti reca un editoriale che si intitola: "Da Bocchino ai Bocconi".
Decisamente meglio Mario (ovvero Re Froci in Damasco). E, peraltro, in anticipo di 24 ore su Sallusti.