lunedì 22 aprile 2013

Pd, ma chi te va più a votà

Dal sito della Sora Cesira: «Pd, ma chi te va più a votà?». In Friuli, però, ha vinto Serracchiani. Ma, chiediamoci, sarà un caso che Debora avesse dichiarato di essere favorevole all'elezione di Rodotà e di essere contraria al compromesso con la destra? E, ancora, significherà qualcosa quel 20% in meno di votanti?



Grazie a La Sora Cesira

sabato 20 aprile 2013

Per fortuna non l'ho votato!

Sono diverse tornate elettorali che per fortuna non voto PD. Fin da quando è stato creato, sono stato sicuro - e con me molti altri - che fosse un partito mai nato, o nato morto. Che sarebbe occorso nemmeno un medico per la cura, piuttosto uno sciamano, per insufflargli l'anima, per la magica resurrezione. Dico per fortuna, perché ho rischiato di votarlo, visto il deserto politico nel quale viviamo e pur di evitare l'astensione, la scheda nulla, la scheda bianca. Ma non l'ho fatto. E ho fatto bene.
Lo spettacolo di questi giorni ci dice a cosa hanno ridotto questo paese, a cosa hanno ridotto ciascuno di noi.
 Ci hanno tolto la parola, l'orgoglio, la passione per la politica. Cosa posso più dire a chi mi dice che Berlusconi almeno ha le idee chiare, che il Pdl sa cosa vuole, che agisce in modo coerente rispetto ai propri obiettivi? Nulla, non posso replicare nulla. Devo ammettere che è vero.
Per fortuna non l'ho votato, questo partito di invertebrati, di ipocriti, di cialtroni, di incapaci, di ruffiani, di sfruttatori.
Ma, per fortuna, credo che sia finito. Credo che le elezioni imminenti nel Friuli ne sanciranno ufficialmente la scomparsa.
 Voglio vedere quante persone avranno ancora il coraggio di mettere la croce sopra questo simbolo sputtanato. Non condivido i toni esaltati, perentori, quasi eversivi di Grillo, che ho comunque votato alla Camera, ma devo ammettere che gli eversori, i primi eversori non sono collocati nel Movimento 5 stelle, ma nelle file del PD (oltre che del PDL, è ovvio).
 Il voto di oggi delle camere in seduta comune ha conferito a Napolitano un potere simile a quello di un monarca, nemmeno a quello di un Presidente di una repubblica presidenziale, di più.
 Napolitano presiede il CSM, nomina il presidente del consiglio dei ministri e i ministri, che non rispondono al Parlamento, ma alla sua persona, al re; ha potere di sciogliere le camere, può concedere la grazia, emana i decreti e promulga le leggi, gode della completa immunità penale e della irresponsabilità politica (il potere senza responsabilità, a casa mia, si chiama potere assoluto: ab solutus, sciolto da, libero di). Un tale accentramento di poteri non si ricordava più dai tempi di Mussolini, nemmeno Berlusconi, bisogna ammetterlo, ha goduto di simili poteri e privilegi, nonostante il colossale conflitto di interessi con cui ci ammorba da circa venti anni.

 Dire che ciò che sta accadendo è uno scandalo è dire poco. È uno sfregio alla democrazia, è una picconata alla Costituzione (altro che Cossiga, il picconatore). E tutto ciò avviene con gli organi di stampa, non tutti, ma quasi, che avallano questa scelta, quasi la esaltano, la celebrano come la sola che può salvare l'Italia.
Per fortuna non l'ho votato e spero che tanti altri che invece l'hanno fatto non lo faranno più.

lunedì 15 aprile 2013

Il primo. Di tre.

Dagli archivi personali di El Muto, spuntano queste foto scattate da Enzino nell'ottobre 1989. Erso era ancora al primo matrimonio...
Carla e Erso

Rossella e Erso

Gianni e Erso

El Gigi

Gianni e Roberto Scarsella

Da sinistra: Piero, El Rino, Roberto S., Roberta, El Jani, Lanfranco L., Alarico, Elio





Il primo da sinistra è Er Ghiaccio Zanotti



Erso esce trionfalmente da casa, mangiando (a pochi minuti dalla cerimonia)

Un gruppo eccezionale: Mauro Scarpone, El Jani, El Rino, Piero

mercoledì 3 aprile 2013

10 saggi: da Belluno ai Monti Della Laga

Pubblichiamo un articolo apparso su Il Fatto quotidiano di oggi: in primis perché ci consente di ironizzare - per non piangere - sulla situazione politio-istituzionale italiana; in secondo luogo perché, come succedeva tempo fa con la Gelateria Veneta (e Fulvio Sagui), raccorda la provincia di Belluno con Teramo, il Veneto con l'Abruzzo. Perciò buona lettura.

Saggi, vi presento i miei. L’Adelmo e gli altri


Il momento è grave, gli sbocchi non si vedono, l’emergenza sta diventando paranoia e presto si trasformerà in disperazione e sfocerà nel panico. Rimandare il più possibile il livello “panico incontrollato” è dunque la mia priorità. Per questo, cari lettori, vi comunico la mia decisione. Ho nominato 10 “saggi” in modo da procrastinare il peggio che arriverà e di presentarmi a voi con una proposta che, pur irrituale, mi sembra ben pensata soprattutto per guadagnare tempo. Ve li presento.
Liandri Armando. 131 anni, già capo-telegrafista presso la stazione delle Corriere di Pescara, in pensione dal 1949, si occuperà di nuove tecnologie, in particolare del motivo per cui il mio telefono e il mio computer non si parlano, pur essendo sposati da anni (o forse proprio per quello).
Ferretti Adelina. 98 anni, famosa per la sua interpretazione delle lasagne al ragù di salsiccia (nota come “variante Adelina, 1936), ottima educatrice, ha la delega agli approvvigionamenti e al ritiro dei figli da scuola.
Tupini Carlo. 112 anni, un passato turbolento di corse motociclistiche, pugilato e scommesse clandestine. Si occuperà dei social network (bocciofila, osteria, sala biliardo), che frequenta da prima della Seconda guerra mondiale.
Fubini Adelmo. 99 anni. Sordo come una campana, cieco da un occhio, immobilizzato dalla vita in giù. Delega allo sport.
Martinelli Egidio. 89 anni, è il giovane della squadra. Mungitore professionista e teorico del paesaggio, si vanta di non essere mai uscito dalla provincia di Belluno. Relazioni internazionali e trattative con l’Europa.
De Regi Ferdinando. 113 anni, ma arzillo come ne avesse 112. Diplomatico, mediatore e trattativista a oltranza, come dimostra la sua collezione di fucili a pompa. Si occuperà di burocrazia e di pubblica amministrazione con fulminee e spericolate irruzioni negli uffici pubblici, dall’Inps al catasto.
Ferrentini Umberto. 98 anni, autista, già gommista di Nuvolari. Aspetterà il De Regi col motore acceso per agevolarlo nel suo compito di allontanamento rapido dopo il disbrigo delle pratiche.
Corioni Isabella. 97 anni. Donna di gusto eccelso da quando, nel 1935 fuggì a Parigi col marito. Delega alla gestione armadi, abbigliamento, calzature. Grande sostenitrice del ritorno della redingote e della paglietta.
Astaldi Giandomenico Maria. 105 anni. Esperto di politiche locali e territorio fin dai tempi in cui ferrava i cavalli per il podestà di Gubbio. Si occuperà della nuova legge elettorale, modifiche della Costituzione e liberalizzazioni. Delega agli animali domestici (porterà a pisciare il cane).
Farragostini Filippa. 108 anni. Esperta di economia, già aiuto cuoca in casa Roosevelt. Nel 1935 cucinò due uova in tegamino a John Maynard Keynes ispirandone la famosa Teoria generale dell’occupazione dell’interesse e della moneta. Ritiratasi in Abruzzo nel suo eremo dei monti della Laga, è l’unica italiana ancora vivente ad aver letto tutti i fondi di Scalfari
La prima riunione dei miei dieci saggi è fissata per le 11 di questa mattina. Un incontro riservato per definire compiti e ambiti d’intervento, con lo scopo dichiarato di prendere tempo ancora una settimana. Poi vedremo, anche se non chiudo la porta a soluzioni irrituali. Per esempio, ognuno dei miei dieci saggi potrebbe nominare dieci saggi, che a loro volta potrebbero nominare dieci saggi fino a un totale – a regime – di sessanta milioni di saggi italiani che potrebbero trasferirsi in Costa Azzurra entro il 2015.
il Fatto Quotidiano, 3 Aprile 2013

martedì 2 aprile 2013

Messico e nuvole

Un cantautore "storico" (specialmente per El Gigi e El Muto). Eppoi ricorda i gol di Gigi Riva, Pelè, l'ultima edizione della Coppa Rimet, lo stadio Atzeca, e tanto altro. Un addio a un autore che ci ha accompagnato negli anni dell'adolescenza. Grazie.


Squadraccia mobile

Ci vogliono facce come il culo...
Senza parole

Frondarola calcio, anni '70

Riceviamo da El Jani e volentieri pubblichiamo una foto che ritrae una formazione del Frondarola calcio del 1977. El Jani, però, non ci ha inviato i nomi dei calciatori, per cui al momento la redazione è in grado di indicarne solo alcuni...attendiamo chiarimenti. In particolare siamo in grado di riconoscere, da sinistra in piedi, lo stesso El Jani, il V; e Roberto Scarsella, l'VIII. Uno sembra quasi Chiaromonte, ma non è possibile che sia lui.
Aggiornamento del 3 aprile 2013,  ecco i nomi:
In piedi da sinistra: Alfonso Rocchi, Rastelli G., Ferronuovo I., Biordi C., Orsatti G., Mandolesi F., Ferronuovo P., Scarsella R.
Accosciati: Scorranese F., Dauri E., Scorranese C., Nori M., Pelusi D., Di Giacomo A., Tulli G.